Rosmunda l’inglese

La raffinata Carlotta Buccarelli fa la pittrice e la mantenuta/squillo per una clientela esigua e affezionata di professionisti: il chirurgo rampante Michele il lunedì, il musicista Alfredo il mercoledì e l’introverso e problematico Luca – figlio di un industriale del mobile – il giovedì o il venerdì. Una condotta di vita non proprio rassicurante per la piccola isola di Coda, per non parlare del fatto che Carlotta vive more uxorio da tre anni con Rosmunda, figlia di uno degli uomini più ricchi e influenti della cittadina. E proprio Rosmunda una notte – non avendo visto tornare Carlotta a casa la sera e non sentendola al telefono ormai dalla mattina del giorno prima – va a cercare la compagna nel suo studio, trovandolo chiuso dall’interno a chiave. Dentro, si scopre poi, c’è il cadavere di Carlotta, con un pennello conficcato in un occhio. Un efferato omicidio? O un ingegnoso suicidio? Ci sono elementi a favore sia dell’una sia dell’altra ipotesi, e la Polizia comincia a indagare. La prima sospetta è ovviamente Rosmunda, a seguire i clienti di Carlotta. Ma forse anche qualcun altro avrebbe potuto avere un movente per ucciderla: l’opprimente madre, che anni prima è stata condannata per l’omicidio del marito che molestava Carlotta? Carulli, impacciato ufficiale di Marina innamorato perso di Carlotta e quindi geloso e deluso? O magari Osvaldo, un ex stuntman storpio apparentemente grande amico della vittima?